7 / 18 giugno 2017
Al via la settima edizione del Summer Intensive Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Dopo sei anni di successo sta per cominciare la settima edizione, che si terrà nella campagna toscana.
Ogni anno il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards riceve un gran numero di richieste di partecipazione, e tra queste soltanto 30 partecipanti sono scelti. Una speciale opportunità per avvicinarsi alla ricerca sulle arti performative, in un contesto internazionale, con artisti provenienti da tutto il mondo.
Il Summer Intensive Program offrirà una straordinaria opportunità ad attori, registi e persone interessate per approfondire e sviluppare la loro pratica nelle arti performative. Il programma intensivo di due settimane mirerà a scoprire i potenziali creativi di ciascun partecipante, attraverso un lavoro sulla relazione tra precisione ed organicità, tradizione e lavoro individuale, teatro e rituale, oltre ad approfondire capacità registiche, tecniche di montaggio ed elaborazione drammaturgica, e training fisico.
Gli aspetti tecnici che si esploreranno durante il Summer Intensive Program sono:
- creazione di una partitura: la sua logica, le azioni, intenzioni, significato e contenuto
- canto
- vibrazione della voce
- consapevolezza dello spazio e reazioni ai suoi elementi costitutivi
- improvvisazione: impulsi / mente vigile
- improvvisazione all’interno di una struttura
- movimento composto e ritmo
Il programma sarà condotto da Thomas Richards, Mario Biagini e i membri del Workcenter.
COSTO
Quota di partecipazione: 1.200 €
INFO E ISCRIZIONI
Chi fosse interessato a partecipare, può inviare una email con il proprio CV e una lettera di motivazione a: sip@theworkcenter.org
Considerato uno dei più importanti ed influenti professionisti in campo teatrale del XX secolo, Jerzy Grotowski ha rivoluzionato il teatro contemporaneo sotto molteplici aspetti. Grotowski ha cambiato il modo in cui i professionisti del teatro e i teorici della performance occidentali concepiscono la relazione attore-spettatore, la messainscena e il mestiere della recitazione. Forse meglio conosciuto per la sua definzione di “teatro povero”, la pratica di Grotowski si estende oltre i confini del teatro convenzionale per diventare una sistematica esplorazione a lungo termine delle possibilità dell’essere umano in un contesto performativo.
Attingendo principalmente dai canti tradizionali della diaspora africana, l’ultima fase del lavoro di Grotowski ha individuato diverse tecniche performative come strumenti per il lavoro su di sé. Definita Arte come Veicolo, questa fase finale del lavoro è culminata al Workcenter in un’intensa ricerca di tredici anni, durante i quali Grotowski ha trasmesso ciò che lui ha chiamato “l’aspetto interiore del lavoro” al proprio allievo e collega: Thomas Richards. Grotowski e Richards, sin dall’inizio con Mario Biagini nel loro gruppo di ricerca pratica, hanno sviluppato un paradigma unico di pratica e ricerca nel campo delle arti performative, che tuttora cresce come tradizione viva.
[Photo by Poza Okiem – Piotr Nykowski]