Nell’autunno 1953 più di duemila operai dell’industria meccanica Pignone rischiano il licenziamento per la chiusura dello stabilimento. Il sindaco della città, Giorgio La Pira, prende pubblicamente le parti degli operai, asserragliati nei locali della fabbrica. Nelle drammatiche giornate di quell’occupazione, La Pira compatta un fronte politico e civile che punta a salvare prima di ogni altra cosa i posti di lavoro. Sarà l’ENI di Enrico Mattei a tendere la mano al sindaco, rilevando lo stabilimento. La Pira e Mattei tracciano così il solco per un orizzonte in cui lo Stato viene considerato centrale in materia di lavoro, di previdenza sociale, di energia, infrastrutture, comunicazione e sanità.
Traendo spunto da questa vicenda, lo spettacolo attraverso una sequenza di interviste, dialoghi, sogni e telefonate tra La Pira e Mattei racconta la simbolica crisi di duemila operai per culminare con l’amaro confronto tra due personalità decisive per la rinascita etica e politica del Paese,
Foto di scena
Dramma industriale (Firenze, 1953)
- di
Riccardo Favaro
- regia
Giovanni Ortoleva
- con
Stefano Braschi, Marco Cacciola, Christian La Rosa, Stefania Medri, Edoardo Sorgente
- scene
Federico Biancalani
- costumi
Graziella Pepe
- musiche
Pietro Guarracino
- direzione tecnica
Rossano Siragusano
- assistente alla regia
Alice Sinigaglia
- produzione
Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Fondazione Teatro della Toscana - Teatro Nazionale, Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato