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Firenze e Parigi insieme per una nuova Alleanza dei Teatri Europei

05 ottobre 2023

Costruire una Alleanza dei Teatri Europei a fianco di una Alleanza delle Città Europee. È la proposta avanzata dal tavolo di confronto tra Aurélie Filippetti, direttrice degli Affari Culturali della Città di Parigi, Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théatre de la Ville di Parigi, e Marco Giorgetti, direttore generale del Teatro della Toscana. Un dialogo dal titolo Cultura per la crescita delle città europee, in programma sabato scorso a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi, all’interno di Città europee e sfide globali, iniziativa rivolta ai sindaci delle più importanti città europee, radunati su proposta della sindaca di Parigi Anne Hidalgo e del sindaco di Firenze Dario Nardella.

 

«La cultura è un elemento fondamentale per lo sviluppo delle nostre città – ha detto Aurélie Filippetti, direttrice degli Affari Culturali della Città di Parigi – come diceva Antonio Gramsci, la lotta politica è lotta culturale. Bisogna costruire una rete tra le città europee per promuovere un’idea di cultura che costruisca ponti, come diceva Pessoa, tra gli artisti, e tra gli artisti e il pubblico. È l’arma migliore contro l’intolleranza e la chiusura identitaria. La cultura deve essere al cuore della politica progressista, inclusa in un manifesto non come elemento decorativo, ma come elemento strutturale.»

 

«Il teatro è il luogo dello sguardo, secondo l’etimologia greca della parola – ha detto Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théatre de la Ville di Parigi – quando si lavora in teatro ci si interroga su un Nuovo Umanesimo del XXI secolo. La cultura serve a ricordarci il passato e a combattere per il futuro. Insieme a Marco Giorgetti e al Teatro della Toscana lavoriamo all’accesso per tutti alla cultura, a un teatro in cui rappresentare il mondo nel futuro. Alla politica chiediamo di essere curiosa e di non avere paura, la invitiamo al coraggio del dialogo, del dibattito, per creare insieme una Nuova Alleanza dei Teatri Europei che metta al centro l’uomo e le città.»

 

«Il rapporto con il Théatre de la Ville di Parigi, nato dall’accordo politico tra i sindaci delle nostre città nel 2018/2019, è straordinario – ha detto Marco Giorgetti, direttore generale del Teatro della Toscana – abbiamo una fratellanza tra i nostri due teatri, il Teatro della Pergola, tra i più antichi d’Europa, restaurato grazie al sindaco e al Comune di Firenze, e il Théatre de la Ville, un teatro totale, dove la vita della città entra nei suoi spazi ed esce sulla piazza, come dimostra la rinaugurazione di questi giorni. Ovunque si può realizzare il teatro come strumento di comprensione tra uomini, per questo proponiamo una nuova Alleanza dei Teatri Europei che riparta dalle città, fondata sui valori della Carta 18-XXI (Arte, Scienza, Educazione, Ambiente)

 

Dunque, Teatro della Pergola e Théatre de la Ville di Parigi ancora una volta insieme per affermare il ruolo decisivo del teatro nel contribuire alla coesione tra città in Europa, in un’ottica di diplomazia culturale che guarda alla relazione anche con gli altri continenti. Il teatro vuole incidere nella visione dello spazio pubblico, essere momento presente nella vita della città.

Il dialogo di sabato scorso nasce dalle esperienze di lavoro condivise tra le due istituzioni internazionali, e dalla riapertura della sede storica a Parigi, in Place du Châtelet, del Théatre de la Ville – che torna a portare il nome di Sarah Bernhardt perso durante l’occupazione nazista a causa dell’origine ebraica della grande attrice – che si concretizzerà in una Grande Veglia nel fine settimana del 7 e 8 ottobre, in cui sarà presente anche il Teatro della Pergola con le creazioni internazionali Ionesco Suite e I fantasmi di Napoli.

 

Con questa riapertura l’idea rinnovata del teatro in città, nel senso più esatto della parola, si fa ancora più palpabile: la piazza ospita due importanti edifici di spettacolo l’uno di fronte all’altro ed è stata modificata con la rimozione di diversi capolinea di autobus per renderla più vivibile anche in vista delle Olimpiadi 2024.

 

Nelle 24h +1 non stop, sabato 7 ottobre, alle 21, e domenica 8 ottobre, alle 17.15, andrà in scena Ionesco Suite, versione inedita di questo viaggio nell’universo di Ionesco diretto da Emmanuel Demarcy-Mota con la troupe del Théâtre de la Ville – Charles-Roger Bour, Céline Carrère Jauris Casanova, Antonin Chalon, Sandra Faure, Stéphane Krähenbühl, Gérald Maillet – e la partecipazione degli artisti formatisi al Teatro della Pergola, Davide Arena e Nadia Saragoni, e di attori camerunensi e ruandesi. La replica di domenica sarà anche proiettata in diretta streaming nel Saloncino ‘Paolo Poli’ della Pergola nell’ambito dell’idea “teatri e città connessi”.

 

Prosegue grazie alla Grande Veglia la sperimentazione di Ionesco Suite come piattaforma per l’integrazione di cast multinazionali avviata a Firenze sotto il nome di Attrice e Attore Europei, proseguita a Sibiu in Romania e che dopo Parigi approderà dal 12 al 21 ottobre in Camerun, sempre con attori francesi, italiani e africani: per sfociare da un punto di vista metodologico nella produzione del progetto su Pessoa che Bob Wilson ha iniziato a preparare proprio a Parigi nei giorni scorsi e che debutterà in prima mondiale al Teatro della Pergola a maggio 2024.

 

Sabato 7 ottobre, alle 23.15, e domenica 8 ottobre, alle 14, andrà in scena in una versione speciale, dopo il debutto di questa estate al Louvre, I fantasmi di Napoli, ideato e diretto da Emmanuel Demarcy-Mota su drammaturgia originale di Marco Giorgetti da testi di Eduardo De Filippo, Luigi Pirandello e Fernando Pessoa, con la Troupe del Théâtre de la Ville e interpreti italiani e napoletani: Marie-France Alvarez, Ilona Astoul, Francesco Cordella, Valérie Dashwood, Philippe Demarle, Anne Duverneuil, Marco Giorgetti, Sarah Karbasnikoff, Ernesto Lama, Alain Libolt, Serge Maggiani, Hugues Quester, Mathias Zakhar. Con la partecipazione di Lina Sastri. E i musicisti Filippo D’Allio, Arman Méliès, Aniello Palomba.