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Storia

Le Origini

 

A partire dalla seconda metà degli anni Settanta, Pontedera, in provincia di Pisa, diviene una di quelle capitali che punteggiano la storia del teatro, situate in periferia eppure centrali. Una storia che nasce da un piccolo gruppo di dilettanti ispirati dal Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina. Un teatro fatto in casa, ma pensato in grande; isolato, all’inizio, nella sua stessa città, ma intraprendente per i legami con teatri lontani. 
 
Il primo gruppo di lavoro, costituito da non professionisti e guidato da Dario Marconcini, è il Piccolo Teatro di Pontedera (PTP), che incontra la ricerca teatrale, il Living Theater, poi l’Odin Teatret di Eugenio Barba e i due libri che svelavano il lavoro di Jerzy Grotowski i cui spettacoli sono arrivati anche in Italia.

 

Con l’ingresso nel gruppo di Roberto Bacci, incontrato tramite Eugenio Barba, il gruppo si trasforma in un nuovo Piccolo Teatro di Pontedera (con gli attori Teresa Telara, Luca Dini, Aldo Innocenti, Massimo Bertolaccini, Giacomo Pardini, Giacomo Angiolini), dissoltosi nel 1986, ma solo dopo aver dato vita, nel 1974, a un Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale (CSRT) diretto da Roberto Bacci.  

 

Il Centro nasce dunque come strumento che un giovane gruppo di provincia si è dato per aprirsi all’incontro con il mondo teatrale e con i maestri, per creare occasioni di formazione artistica per sé e per altri giovani registi e attori che non hanno una formazione accademica; è una struttura immaginativa, prima che organizzativa, che diviene un punto di riferimento a livello internazionale e uno dei più importanti centri di produzione in Italia per il settore della “ricerca”. 

1976 Odin Come! Pontedera Gruppi di base
Foto Ippolita Franciosi
Foto Francesco Caturegli
Passaggio di Thierry Salmon 1984

Gli Anni Ottanta e Novanta

 

Nel 1985 Carla Pollastrelli e Roberto Bacci propongono a Jerzy Grotowski – un maestro che ha profondamente mutato il teatro nella seconda metà del Novecento – di creare in Toscana un istituto dove condurre un’attività di ricerca sistematica.

 

Il Centro di Lavoro di Jerzy Grotowski nasce nel 1986 a Pontedera su iniziativa del CSRT e della University of California, Irvine, in collaborazione con Peter Brook – Centre International de Créations Théatrales, come istituto creativo di educazione permanente per artisti adulti.

 

Dalla morte di Grotowski nel 1999, Thomas Richards, direttore artistico del Workcenter, e Mario Biagini, direttore associato, continuano a sviluppare in nuove direzioni la ricerca del Workcenter sulle arti performative: dal 2007 al 2021 il Workcenter ha ospitato due gruppi di lavoro: il Focused Research Team in Art as vehicle diretto da Thomas Richards e Open Program diretto da Mario Biagini. 

 

Il CSRT è dunque un crocevia dove generazioni e tradizioni teatrali si incontrano e arricchiscono a vicenda. Qui hanno operato artisti e teatri da ogni parte del mondo.

Della mancanza di un teatro (inteso come edificio) fa il punto di partenza per un’affascinante ricerca sullo spazio: il teatro di strada, i festival pensati come teatro nella città, gli spettacoli come itinerari per gli spettatori.

 

Negli anni realizza un articolato programma di attività, tournée estere, rappresentazioni, conferenze, seminari e coproduzioni in tutto il mondo, nell’ambito di festival internazionali o ospiti di grandi strutture internazionali e attività nel e per il territorio, in collaborazione con l’Amministrazione, le scuole, l’Università, le associazioni locali e le comunità straniere. 

Foto Lorenzo Burlando

Il Nuovo Millennio

Il CSRT prosegue la sua attività come Fondazione Pontedera Teatro dal 1999 al 2015. 
 
Nel 2008 viene inaugurata la nuova sede, progettata dallo Studio Tamino-Gaudenzi: il Teatro Era. In un quartiere popolare di Pontedera sorge un teatro con l’intento di essere a misura di chi fa teatro: un luogo costantemente vivo di attività che, grazie alle diverse funzioni e possibilità di utilizzo, permette processi creativi e produttivi inusuali negli spazi tradizionali. 
 
Nel nome stesso c’è un riconoscimento al genius loci, un’apertura al territorio della Valdera e da qui alla Toscana, all’Italia, al mondo. Secondo la tradizione di innovazione, di sperimentazione, di ricerca propria del CSRT con lo sguardo rivolto alle scene internazionali. Il progetto originario, nato per soddisfare le esigenze di un teatro sperimentale, man mano che passa alla fase di esecuzione rivela nuove esigenze e complessità: il graticcio di dimensioni tali da occupare l’intero teatro deve essere di metallo, la platea mobile, la prima in Italia, ha bisogno di soluzioni tecnologiche diverse e avanzate, la sistemazione dell’area esterna richiede ulteriori rivisitazioni, con il parco Jerzy Grotowski arricchito dall’opera d’arte l’Ulisse di Sergio Zanni, dalle pareti e dal cancello d’ingresso al teatro dell’artista Nado Canuti.

Foto Filippo Manzini

Una storia ricchissima di cui resta traccia nelle fotografie, nei materiali video, iconografici e documentali dell’archivio del CSRT conservato al Teatro Era. 
 
Nel 2015 la Fondazione Pontedera Teatro contribuisce alla nascita del Teatro della Toscana, riconosciuto Teatro Nazionale, portando in dote un luogo di produzione e formazione culturale e teatrale, uno spazio di lavoro comune per studiosi, artisti e operatori, che sviluppa progetti e contatti tra la cultura e la tradizione teatrale italiana e quelle straniere. 

I Premi

Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale e poi la Fondazione Pontedera Teatro hanno ricevuto numerosi riconoscimenti importanti per la sua attività, sia di produzione di spettacoli, sia progettuale:

  • premio Anct (Associazione Nazionale Critici Teatrale) per il progetto Beckett directs Beckett (1985);
  • premio UBU per A. da Agatha, diretto da Thierry Salmon (1986);
  • premio UBU per Laggiù soffia, diretto da Roberto Bacci (1987);
  • premio CEE Europa della Cultura per il Festival Volterrateatro (1991);
  • premio AGIS Critica Teatrale per il Festival Volterrateatro ’95 (1996);
  • premio UBU per la regia a Massimiliano Civica per Alcesti, coprodotto da CSRT e Atto Due. 

Carla Pollastrelli ha vinto il premio UBU nel 2015 per la fondamentale opera di diffusione del pensiero di Jerzy Grotowski attraverso la traduzione e la pubblicazione integrale dei suoi scritti per i tipi di Casa Usher: Jerzy Grotowski, Testi 1954-1998, in 4 volumi per la collana “Oggi, del teatro”, fondata da Fabrizio Cruciani e diretta da Roberto Bacci e Carla Pollastrelli dal 1980.

Di questa ricca storia resta traccia nelle fotografie, nei materiali video, iconografici e documentali dell’archivio del CSRT al Teatro Era di Pontedera.