I destini delle donne di Giacomo Puccini, che il compositore sceglie come protagoniste assolute delle sue opere. Solena Nocentini e al pianoforte Elisabetta Sepe raccontano le donne che hanno riempito la vita di Puccini, le une insieme alle altre si completano e ci parlano di lui. Voci di Donne, un lungo racconto di Giacomo Puccini di Ilenia Mele, regia di Nathan Stefanovitch, è al Teatro della Pergola il 28 dicembre, ore 16, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, nell’anno del 100° anniversario dalla morte di Puccini.
Roberta, protagonista dello spettacolo, ritrova in soffitta vecchie carte, abiti di scena e oggetti del bisnonno Puccini.
Attraverso il ricordo della storia familiare, Roberta, racconta i destini di Butterfly, Musetta, Mimì, Liù e Tosca, eroine, che il maestro sceglie come protagoniste assolute delle sue opere. Voce di donne reali o immaginarie si intrecciano in una rete di relazioni che vedono al centro la figura di Puccini e le sue opere.
Lo spettacolo racconta i legami che il Maestro ha costruito con le donne durante la sua vita; si tratta spesso, di storie tormentate che sono state determinanti nella costruzione della sua opera. Puccini ha trasformato le sue donne in eroine e i loro destini in veri e propri archetipi della figura femminile. Si pensi a Tosca: una donna profondamente innamorata di un uomo e dell’arte, pronta a mettere in gioco sé stessa pur di mantenersi integra.
I testi di Ilenia Mele si intrecciano con gli scritti delle opere di Puccini interpretati da Solena Nocentini e accompagnati dalle musiche del Maestro suonate al pianoforte da Elisabetta Sepe.
Nel contrasto emergono dinamiche nuove e inattese, che spingono lo spettatore a riflettere su temi sempre attuali. La regia di Nathan Stefanovitch diventa un gioco tra la pianista e l’attrice, che spazia tra le due dimensioni temporali, quella del passato di Puccini e quella presente.