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Giorgetti, DG Teatro della Toscana: «Il contratto di Stefano Accorsi non è ‘sotto esame’»

25 ottobre 2023

Con riferimento agli articoli di stampa locale usciti oggi, che riportano alcuni estratti parziali dell’audizione del sottoscritto presso la Commissione Controllo Enti Partecipati del Comune di Firenze, decontestualizzati dalla complessità di una ampia e articolata audizione durata oltre un’ora e mezzo, è indispensabile precisare quanto segue: non è in atto alcuna revisione della attuale consulenza del Direttore Artistico Stefano Accorsi. Il suo contratto, in scadenza naturale al 31.12.2023, potrà essere rinnovato dal Consiglio di Amministrazione come ho intenzione di proporre all’interno del piano che sto preparando, pur tenendo conto della diversa disponibilità economica per le consulenze come da indicazione dell’assemblea dei soci.

 

Ci tengo, comunque, a sottolineare che Accorsi, quando gli è stata offerta la Direzione Artistica della Fondazione Teatro della Toscana, ha accettato la cifra che gli è stata proposta senza nessuna trattativa e che era la stessa cifra in bilancio destinata ai suoi predecessori. Inoltre, Accorsi ha iniziato a lavorare con lo staff del teatro un anno prima dell’inizio del suo mandato. 

 

Il mio auspicio è che Accorsi accetti di continuare lo straordinario percorso fatto in questi anni, che ha portato la Fondazione Teatro della Toscana ai vertici della classifica ministeriale dei teatri nazionali e allo sviluppo di rapporti internazionali in particolare con Parigi, il Museo del Louvre e il Théâtre de la ville.

 

È fondamentale precisare che Accorsi ha sempre lavorato intensamente con il sottoscritto e con la struttura su tutti i programmi della Fondazione. In particolare, nell’ultimo periodo, si è impegnato a portare avanti un importante progetto condiviso di attività che si avvale di risorse private da lui stesso reperite. L’ ‘assenza’ fisica dell’ultimo periodo da Firenze è riferita solo al recentissimo periodo ed è dovuta agli impegni cinematografici che da settembre lo occupano, ma smentisco categoricamente che possa essere considerata un’assenza dal lavoro della Fondazione, perché era stato messo in chiaro fin dall’inizio che una presenza fisica costante in sede non sarebbe stata possibile, la qual cosa non sarebbe peraltro funzionale al ruolo che ricopre.

 

Ribadisco che il contratto di Accorsi non è ‘sotto esame’ e che il suo lavoro ha sempre costituito un valore aggiunto per la Fondazione sia in termini di attività che di qualità artistica.

 

Come ampiamente esposto alla Commissione, l’analisi e l’esame in corso per il 2024 riguarda in generale ogni aspetto della vita della Fondazione. È altra cosa mettere l’accento sul solo aspetto delle consulenze artistiche che non sono “da rivedere” nel senso e nelle modalità che traspaiono dalla lettura degli articoli usciti oggi.

 

Marco Giorgetti

Direttore generale Fondazione Teatro della Toscana