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Forum Kigali, per un nuovo teatro tra Europa e Africa

21 febbraio 2024

Il partenariato costruito tra Teatro della Pergola e Théâtre de la Ville, tra Firenze e Parigi, nasce dall'urgenza e dalla volontà di costruire una Nuova Alleanza dei Teatri Europei sulla base dei valori della Carta 18-XXI, creata per i giovani, con i giovani, per concentrare tutto il lavoro sui temi dell'arte, della scienza, della formazione come trasmissione, dell'ambiente, dell'identità di genere, della salute.

 

Ma questa alleanza europea non può avere senso senza la presenza e l’energia dell’Africa, vale a dire delle nostre radici, le radici del teatro, senza le città dell'Africa, per ragioni confermate dal tempo e dal lavoro, nell'incontro con uomini straordinari come Dorcy Rugamba, e come Vincent Mambashaka. Ragioni che da tempo sono sembrate molto più chiare e che sono diventate esse stesse i nuovi principi su cui lavorare. Ecco perché discutere della natura del teatro nel quadro della collaborazione tra Europa e Africa.

 

Ecco un estratto dell’intervento del 19 febbraio scorso al Forum di Kigali, capitale del Ruanda, di Marco Giorgetti, Direttore Generale del Teatro della Toscana / Teatro della Pergola:

 

«I teatri non sono semplici spazi, ma organismi viventi che necessitano di attenzioni particolari, vitali. Abbiamo imparato da Spadoni, Costa, Copeau, Strehler, che un teatro non è un edificio, un “luogo”, ma una misteriosa creatura dell'uomo le cui cellule di materia inerte – ferro, legno, cemento – sono capaci di liberare un'anima vitale e fremente. Un teatro è qualcosa di vivo, è una verità sconosciuta, una verità dentro di noi. I teatri sono luoghi meravigliosi in cui sognare, come dimostra il magnifico Sogno di una notte di mezza estate che Emmanuel Demarcy-Mota ha recentemente realizzato al Théâtre de la Ville, ma sono anche luoghi in cui bisogna saper fare per uscire, per ravvivare le città.

Proseguendo il cammino iniziato con i nuovi compagni di viaggio africani, poi con i rumeni, i portoghesi, i kosovari e altri, abbiamo sentito il bisogno di uscire dai teatri per cambiare le città che li circondano, per entrare nelle città; abbiamo individuato le piazze, come unici luoghi di democrazia e uguaglianza. E così abbiamo condiviso l’idea di Place de Théâtres per un nuovo viaggio da fare insieme.

Le domande poste in questa sede, e l’interessantissimo dibattito che si è creato sul tema della cooperazione e dello sviluppo, ci confermano che questo è il momento per fare un grande cambiamento, per aprirci alle istanze che provengono dal tessuto vivo delle città, uscendo dai teatri.

Place des Théâtres è il punto di partenza che porta al mare, ai mari, lungo le strade che raggiungono altri continenti. Ogni città, ogni villaggio, assume un ruolo nella strategia attuata da oggi in incontri che continuano il dibattito avviato: Firenze è il luogo di sintesi teorica e di formazione, Parigi sviluppa le questioni e le mette in azione in modo concreto e organico, Kigali lavora al teatro che ogni giorno viene costruito per un nuovo teatro.»