Cristiana Capotondi alla Pergola «Vi racconto le bombe su Firenze»
L'attrice a teatro con il monologo di Marco Bonini sul 25 settembre 1943. «Fra evocazione fiabesca e storia».
Sandra Nistri - La Nazione Firenze
Una mamma mette a letto la sua bambina di 6 anni che le chiede, come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando lei, la sua mamma, era bambina. Le viene in mente l'avventura della bisnonna Vittoria e di come il 25 settembre ’43, giorno del bombardamento a Firenze, aveva aiutato due gemelli.
In un racconto tra l'evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, la mamma rievoca la notte di Firenze sotto il fuoco “alleato”, quando uno stormo di 36 aerei Wellington inglesi, mirando all'importante nodo ferroviario della stazione di Campo di Marte, manca inesorabilmente l'obiettivo, causando così la morte di centinaia di civili e pesanti devastazioni.
Nonna Vittoria è nascosta nel rifugio improvvisato nelle cantine di Palazzo Pitti, dove risiede in quanto moglie del sovraintendente ai beni culturali di Firenze. Non si trova ad affrontare solo l'incubo della guerra, ma anche la vertigine di tabù sociale: allattare i due gemelli della sua balia che per lo shock aveva perso il latte.
Cristiana Capotondi
Marco Bonini
Penelope Brizzi nel ruolo della Figlia
Jonis Bascir
Andrea Calisi
Marco Palmieri
Paolo Basile
Stefano Francioni Produzioni, Ministero della Cultura (MiC), Regione Abruzzo
Regione Toscana
Comune di Firenze
Città Metropolitana di Firenze
L'attrice a teatro con il monologo di Marco Bonini sul 25 settembre 1943. «Fra evocazione fiabesca e storia».
Sandra Nistri - La Nazione Firenze
È il 25 settembre 1943 quando gli aerei inglesi bombardano Firenze. Una giornata drammatica ricostruita, 80 anni dopo, dal monologo La vittoria è la balia dei vinti, scritto e diretto da Marco Bonini con l'interpretazione di Cristiana Capotondi.
Lavinia Landi - La Repubblica Firenze
A ottant'anni esatti dal 25 settembre 1943, Cristiana Capotondi affronta il bombardamento di Firenze nel monologo di Marco Bonini La vittoria è la balia dei vinti.
Gabriele Rizza - Il Tirreno Firenze