Teatro Era
- Youtube
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta, Pontedera, in provincia di Pisa, diviene una di quelle capitali che punteggiano la storia del teatro, situate in periferia eppure centrali. Una storia che nasce da un piccolo gruppo di dilettanti ispirati dal Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina. Un teatro fatto in casa, ma pensato in grande; isolato, all’inizio, nella sua stessa città, ma intraprendente per i legami con teatri lontani.
Stagione 2023/2024
La stagione 2023/2024 del Teatro Era conferma la volontà del Teatro della Toscana di contribuire alla crescita culturale della Valdera: è una visione che si radica e si misura nella stretta relazione che il Teatro negli anni ha costruito con il territorio.
Un cartellone di spettacoli che, tra tradizione e innovazione, incontra il pubblico con una proposta immaginata per una comunità di spettatori eterogenea e diversificata, facendo del Teatro Era il luogo riconosciuto di identità e riferimento della Valdera per il fare teatro, anche da prospettive inedite.
Servizi
Bar
Il bar del Teatro è aperto prima, durante e dopo gli spettacoli. Propone l’apericena e una selezione di vini e cocktail a cura di Gab In Teatro del Bar Gab banco&gusto.
Accessibilità
Le persone con invalidità o disabilità hanno diritto a 1 biglietto ridotto in platea e 1 biglietto omaggio, per l’eventuale accompagnatrice o accompagnatore, fino a esaurimento dei posti disponibili.
La prenotazione dei biglietti deve essere effettuata esclusivamente via mail a biglietteriaera@teatrodellatoscana.it, indicando:
- data e ora dello spettacolo scelto
- attestato di invalidità
- nominativo e recapito degli spettatori.
I biglietti potranno essere ritirati la sera stessa dietro presentazione di mail di conferma da parte della biglietteria.
Come raggiungerci
Poichè il Teatro della Toscana è impegnato nel sostenere un modello di mobilità sostenibile, il Teatro Era può essere raggiunto in bici e in autobus.
In autobus Compagnie CTT Pisa (numero verde informazioni 800012773) e CLAP (numero verde informazioni 800602525 - orari: www.pisa.cttnord.it).
In treno la Stazione Ferroviaria di riferimento è Pontedera – Casciana Terme.
Se non si è nella possibilità di ricorrere a mezzi di trasporto green, per chi viene in auto da Pisa, Firenze e da Livorno prendere la strada di grande comunicazione: FI-PI-LI, uscire a Pontedera (non uscire a Pontedera - Ponsacco - Capannoli). Alla rotatoria prendere la 1° uscita, continuare su Viale Asia, alla rotatoria seguente prendere la 3° uscita e proseguire su Via Tosco Romagnola per 700m circa, quindi svoltare a sinistra in via del Gelso (il Teatro Era è alla destra del Centro Commerciale Panorama).
Nelle adiacenze del Teatro sono presenti circa 1.000 parcheggi gratuiti.
Organizza un evento
Il Teatro della Toscana è la sede ideale per eventi privati come spettacoli, convention, cene, presentazioni, incontri, seminari, sfilate, e molto altro. Grazie alla versatilità e originalità delle singole sale, che possono ospitare fino a 950 persone, ogni evento nei nostri teatri si trasforma in un’esperienza unica e coinvolgente, con un’atmosfera originale e indimenticabile, carica di storia, pregio e prestigio culturale.
L'arte della commedia
Fausto Russo Alesi adatta, dirige e interpreta il Manifesto del Teatro di Eduardo, con le sue battaglie per le sorti del Teatro, parallele alle fatiche personali e senza aiuti delle Istituzioni, per l’apertura del Teatro San Ferdinando di Napoli.
Ecuba, la cagna nera
Fra le molte vittime che agitano Le Troiane di Euripide spicca la figura di Ecuba che riassume su di sé tutta la sofferenza, il vuoto, l’impotenza delle donne vinte e violate dalla guerra, ridotte in catene, in attesa di un incerto futuro da schiave.
La ginestra
Mario Biagini porta in scena un classico della letteratura italiana, La ginestra, o Il fiore del deserto, composta da Giacomo Leopardi nel 1836.
Biagini ci offre un punto di vista rivoluzionario da cui guardare con lucidità alla nostra esistenza.
E il popolo canta
Canti tradizionali del centro sud italiano e frammenti dall’opera poetica di Pier Paolo Pasolini, dalle raccolte Le ceneri di Gramsci e Poesia in forma di rosa.
E il popolo canta di Felicita Marcelli ci riCanti tradizionali del centro sud italiano e frammenti dall’opera poetica di Pier Paolo Pasolini, dalle raccolte Le ceneri di Gramsci e Poesia in forma di rosa.orta a un mondo che non esiste più, a un paesaggio musicale di tradizione orale ormai scomparso dalla cultura viva della gente, perlopiù dimenticato.
Igor Stravinskij - Histoire du Soldat
Storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti (1918)
L’anima, l’ombra, il violino. Un patto che mette in palio la vita stessa, nel suo senso spirituale oltreché esistenziale, per una storia sull’impossibilità dell’uomo di sfuggire al proprio destino.
La figlia di Iorio
Tragedia pastorale di Gabriele D’Annunzio.
"Man mano che si tolgono le scorie del folklore e del letterario, ci si accorge di essere in un’opera nera che condanna il diverso al rogo perché la sua forza eversiva fa paura e non fa parte della comunità." Dario Marconcini
Il sogno di una cosa
Dopo Céline e Dante, Elio Germano e Teho Teardo portano in scena Pier Paolo Pasolini in una versione di parole e musica. In scena, la storia di ragazzi friulani alla soglia dei 20 anni che vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo.
La Buona Novella
Dopo il successo di Quello che non ho, Neri Marcorè torna a confrontarsi con Fabrizio De André in un nuovo spettacolo di teatro canzone sull’omonimo album dal cantautore. Un’opera da camera per una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea.
Il tango delle capinere
Emma Dante ritorna alla fortunata Trilogia degli occhiali portando in scena con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco l’approfondimento dello studio Ballarini e facendone uno spettacolo a sé stante.
Magnifica presenza
Dopo Mine vaganti, Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento di uno dei suoi successi cinematografici: Magnifica presenza. Illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, sono gli ingredienti di uno spettacolo di onirica spiritualità con Serra Yilmaz, Tosca D'Aquino e Federico Cesari.
La Maria Brasca
Andrée Ruth Shammah torna a Giovanni Testori e rimette in scena con Marina Rocco una storia al femminile disegnata con efficace realismo sociale. Un ritratto vivo e moderno di una donna capace di lottare per i propri sogni, senza cedere mai.