Ispirandosi al Filottete di Sofocle, che perde tutto e viene esiliato per una ferita, e al mito di Cassandra, Milo Rau, maestro internazionale del teatro documentario contemporaneo, scava nella fragilità delle nostre certezze. Un’opera biografica nel senso più vero del termine, basata su testimonianze e contaminazioni.
Ursina Lardi, Leone d'Argento alla Biennale Teatro 2025, interpreta il ruolo di una fotoreporter di guerra che viaggia in tutto il mondo alla ricerca di storie dell’orrore. In video, invece, scorre la testimonianza di Azad Hassan, insegnante di Mosul punito con l’amputazione della mano durante l’occupazione dello Stato Islamico.
Il personaggio di Lardi sembra sempre invulnerabile, sempre un passo avanti al dolore. Ma quando sarà lei a subire violenza, diventerà una Cassandra ostile, il cui unico obiettivo è combattere la cecità dei nostri tempi. È un “ponte per la verità” che guida il pubblico attraverso una narrazione che unisce realtà e finzione, cronaca ed emozione, elevando il teatro a strumento di catarsi etica, ponendo un interrogativo fondamentale sul ruolo dell'arte nel lenire il dolore o nel cadere nel voyeurismo.
Perché vederlo?
Perché esplora il concetto di “corpo” – teatrale, narrativo e politico – e la potenza della parola. Mostrando cosa rimane quando la guerra e il terrorismo attaccano il nostro mondo.
90 minuti circa, atto unico
Lo spettacolo contiene descrizioni e/o rappresentazioni di violenza fisica e sessuale.
È previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche.
Lo spettacolo è adatto ad un pubblico a partire dai 16 anni.
The Seer
- testo e regia
Milo Rau
- collaboratore al testo
Ursina Lardi
- con
Ursina Lardi, Azad Hassan (video)
- scenografie e costumi
Anton Lucas
- progettazione del suono
Elia Rediger
- progettazione video
Moritz von Dungern
- progettazione della luce
Erich Schneider
- drammaturgia
Bettina Ehrlich, Carmen Hornbostel
- traduzione di brani di testo in arabo
Susana Abdul Majid
- supporto e interprete Iraq
Sardar Abdullah
- produzione
Schaubühne am Lehniner Platz (Berlino), Festival di Vienna (Wiener Festwochen) - Libera Repubblica di Vienna, La Biennale di Venezia
- con il supporto di
Goethe-Institute and Fondament