Umberto Orsini aspetta nel suo camerino il momento di entrare in scena per recitare nel Temporale di August Strindberg. Con un rovesciamento della percezione tipico dei sogni, il grande attore, diretto da Massimo Popolizio, rivive alcuni momenti della sua vita, in un tempo che sembra senza fine.
Orsini si affida a Popolizio con la fiducia di un anziano maestro e Popolizio si aggira attorno alla sua figura con la delicatezza di chi cerca di svelare segreti che desiderano restare misteriosi.
In una scenografia di forte impatto evocativo, dove suono e immagini creano un dialogo immaginario con il protagonista, si assiste a questo lungo viaggio verso il Temporale, vissuto come un'ultima
meta non ancora raggiunta, ma solo rimandata. Nel testo di Strindberg, infatti, quasi tutto è già accaduto ed è tramite la narrazione dei personaggi che si viene a conoscenza dei fatti del passato.
Perché vederlo?
Perché è il ritratto intimo di uno dei maestri del teatro italiano. Racconta frammenti della sua vita e, al tempo stesso, la storia del nostro Paese, dal dopoguerra a oggi.
Prima del temporale
- da un'idea di
Umberto Orsini, Massimo Popolizio
- con
Umberto Orsini
- e con
Flavio Francucci, Diamara Ferrero
- scene
Marco Rossi, Francesca Sgariboldi
- costumi
Gianluca Sbicca
- video
Lorenzo Letizia
- luci
Carlo Pediani
- suono
Alessandro Saviozzi
- assistente alla regia
Mario Scandale
- regia
Massimo Popolizio
- produzione
Compagnia Umberto Orsini