Fabrizio Gifuni ritorna a Orazio Costa, con una serata omaggio dedicata a uno dei più grandi Maestri del teatro italiano. Attraverso racconti inediti, letture e brani recitati, uno dei suoi ultimi allievi riannoda il legame con il grande pedagogo, attraverso i Quaderni, gelosamente conservati, dell’ultimo ciclo di lezioni tenute in Accademia da Costa agli inizi degli anni ’90.
Il fondamento del metodo mimico e uno studio di due anni sull’Amleto di Shakespeare – anche attraverso la preziosa traduzione “incompiuta” a cui Costa lavorò per tutta la vita – furono l’esperienza irripetibile che il Maestro lasciò in dono ai suoi ultimi allievi. L’unica messa in scena fu l’esercitazione/spettacolo del 1992 con cui si diplomò quella che Gifuni, con i suoi successi, ha contribuito a definire una delle classi più importanti della ‘Silvio D’Amico’ degli ultimi decenni.
Costa, pedagogista teatrale di fama mondiale, ha formato generazioni di attori e registi. Il suo rapporto con Firenze, sua città elettiva dal 1938, e con il Teatro della Pergola, in particolare, è stato profondo e duraturo. Fu proprio la Pergola a essere da lui scelta come sede di lavoro e dimora ininterrottamente tra il 1979 e il 1999. A questo teatro ha lasciato in eredità un immenso patrimonio culturale, incluso l'Amleto su cui iniziò a lavorare fin dagli albori della sua attività professionale, nel 1948.
Le parole di Shakespeare e quelle di Costa vengono ora restituite da Fabrizio Gifuni al palcoscenico, in una serata unica: un viaggio inedito, appassionante e profondamente personale, nella memoria di un testo e di un messaggio pedagogico unici.
Il paradigma amletico nelle ultime lezioni di Orazio Costa
- con
Fabrizio Gifuni