Dispositivo ottico e corpo sonoro dalla natura immersiva e installativa per una sola voce narrante, Città sola è la prima variazione teatrale di un progetto modulare ideato da lacasadargilla, che sperimenta diverse forme narrative e installative, ispirate dal testo di Olivia Laing. Un invito a riflettere su una solitudine tutta urbana e sulla capacità dell'arte di ricucire le pieghe più nascoste dell'animo umano, nello spazio di due grandi lavagne verticali e una panchina.
Sulle lavagne, definite come "isole di granito, cemento e vetro" ispirate ai paesaggi urbani, scorrono macroscopie di città, bagliori e dettagli delle opere degli artisti menzionati nel testo (Edward Hopper, Andy Warhol, Henry Darger, Klaus Nomi, David Wojnarowicz, Valerie Solanas e Josh Harris), moltiplicandosi su un fondale in PVC per evocare l'impossibilità di afferrare la città nella sua interezza.
Ad accompagnare il viaggio di Lisa Ferlazzo Natoli, un paesaggio sonoro che fonde atmosfere siderali con rumori cittadini, mescolati a brani jazz, rock, pop e folk newyorkesi. Queste musiche, che hanno segnato gli anni in cui è ambientato il libro, raccolgono l'eredità di artisti riscoperti da Olivia Laing, creando una colonna sonora che amplifica l'esperienza emotiva.
Città sola
- di
Olivia Laing
- traduzione
Francesca Mastruzzo
- riduzione e drammaturgia
Fabrizio Sinisi
- ideazione
Alessandro Ferroni, Maddalena Parise / lacasadargilla
- con
Lisa Ferlazzo Natoli
- voci registrate
Emiliano Masala, Tania Garribba
- ambienti visivi e spazio scenico
Maddalena Parise
- paesaggi sonori
Alessandro Ferroni
- luci/direzione tecnica
Omar Scala
- costumi
Anna Missaglia
- sound design
Pasquale Citera
- aiuto regia
Matteo Finamore
- coordinamento artistico
Alice Palazzi
- collaborazione al progetto
Emiliano Masala
- regia
Alessandro Ferroni, Lisa Ferlazzo Natoli
- produzione
lacasadargilla, Angelo Mai, Bluemotion, Teatro Vascello La Fabbrica dell’Attore
- foto
Claudia Pajewski