verso Il Vangelo secondo Matteo trascritto da Pier Paolo Pasolini
Inizia il percorso che porterà alla riscrittura de Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, drammaturgia e regia di Roberto Latini. Al centro, il significato della parola “Vangelo” (“buona novella”) e il ruolo dell'Ànghelos, il messaggero. "I momenti dell’Angelo" sono la struttura portante, permettendo l'apparizione di altri "angeli", sensazioni e presentimenti.
La famiglia è il soggetto costante della narrazione, sia quella naturale che quella d'elezione. Attraverso primi piani di uomini, donne e bambini, Pasolini nel suo film amplifica la percezione del divino, un concetto che trova riscontro nel teatro.
La domanda posta dall'Angelo al sepolcro, "Chi cercate? Quem Quaeritis?", diventa un interrogativo rivolto al pubblico, invitando a una riflessione. Nel Vangelo, Gesù risorto ha vinto la vita e il Regno dei Cieli diventa un invito. Le donne e gli uomini al sepolcro assumono il volto della madre di Pasolini, Susanna Pasolini, nel ruolo di "Maria anziana", suggerendo il proprio figlio come fosse l'ultimo angelo.
Perché vederlo?
Perché è un'esperienza profonda e suggestiva sulle orme del Pasolini cinematografico. Emergendo dal buio, distilla umanità. Racconta ciò che non sappiamo, non abbiamo visto, come fa un angelo.
Ànghelos
verso Il Vangelo secondo Matteo trascritto da Pier Paolo Pasolini
- con
Elena Bucci, Roberto Latini, Luca Micheletti, Marcello Sambati
- e con
Gianluca Misiti (tastiere), Piero Monterisi (batteria)
- e con
Maria Lanchi, Massimo Latini
- musiche e suono
Gianluca Misiti
- costumi
Giovanna Buzzi
- scena
Daniele Spanò
- luci e direzione tecnica
Max Mugnai
- drammaturgia e regia
Roberto Latini
- produzione
Teatro della Toscana